Divieti, ordinanze e chiusure nelle varie zone d’Italia
Sono sempre di più le misure adottate a livello locale per tentare di arginare il dilagare di casi di Covid-19. Da Nord a Sud, zone rosse, mini lockdown e chiusure mirate si moltiplicano. Dall’Alto Adige al Molise, ecco la situazione in Italia.
In Alto Adige vige la zona rossa fino al 28 febbraio. Il 20 febbraio il presidente Kompatscher ha firmato una nuova ordinanza con le misure di prevenzione per i nuovi Comuni in cui è stata rilevata la variante sudafricana. Le nuove misure sono in vigore – oltre che a Merano, San Pancrazio, Rifiano e Moso in Passiria – anche a Malles Venosta, Lana e tutti i Comuni della val Passiria ossia San Martino in Passiria, Caines e San Leonardo in Passiria. C’è l’obbligo di esibire un tampone negativo in entrata e in uscita dai Comuni interessati.
In Lombardia le zone rosse riguardano i comuni di Bollate, Castrezzato, Mede e Viggiù fino al 24 febbraio. Intanto, un altro comune del Pavese ha deciso di chiudere le scuole, in seguito ad un aumento di contagi per il Covid registrato negli ultimi giorni. Dopo i casi di Mede, e Casorate, anche l’amministrazione comunale di Linarolo ha stabilito la chiusura della scuola elementare e della media sino a lunedì 8 marzo.
In Piemonte dal 20 febbraio è stato inserito in zona rossa il comune di Re, nella provincia di Verbano-Cusio-Ossola. Il provvedimento resterà in vigore fino al 26 febbraio.
Il Ponente della Liguria e in particolare Ventimiglia, Sanremo e i Comuni limitrofi, da mercoledì 24 febbraio a venerdì 5 marzo avranno delle restrizioni più forti anche se non saranno zona rossa. Lo ha detto il governatore ligure Giovanni Toti. La decisione è stata presa “per evitare che la zona di confine possa traghettare l’ondata del virus dalla Francia all’Italia”.
“L’ordinanza prevedrà da mercoledì a venerdì la chiusura totale delle scuole di ogni ordine e grado a Ventimiglia e Sanremo. Solo per Ventimiglia e Comuni limitrofi entreranno in vigore alcune misure come il divieto di asporto, il divieto di vendita di alcolici, il divieto di assembramenti, il divieto di spostarsi fuori Comune”, ha detto Toti.
Regole più rigide, anche se non da zona rossa, nelle Marche. Dalla mezzanotte del 23 febbraio e fino alle 24.00 di sabato 27 febbraio passano in zona arancione 20 Comuni della provincia di Ancona, compreso il capoluogo di regione, dove si è registrato il maggior tasso di contagi da Covid-19 e la presenza di alcuni casi di variante inglese. Lo prevede un’ordinanza del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.
Si tratta dei Comuni di Ancona, Camerata Picena, Castelfidardo, Castelplanio, Chiaravalle, Cupramontana, Falconara Marittima, Filottrano, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Monte San Vito, Osimo, Ostra, Polverigi, Sassoferrato, Senigallia, Serra De’ Conti, Sirolo, Staffolo, caratterizzati “da uno scenario di elevata gravità, da un livello di rischio alto e dalla presenza di alcuni casi di variante inglese”.
Fonte SkyTg24