Tecnologia

Edge Computing cambierà le nostre vite

Guidare un’auto che riconosce i segnali stradali e i pedoni. Muoversi in una città in grado di indicarti i parcheggi liberi più vicini. E ancora: macchinari ospedalieri che segnalano da soli quando hanno bisogno di manutenzione, droni e robot che monitorano lo stato delle merci in consegna, case sempre più smart.

A cambiare le nostre vite sarà l’Edge Computing (“fratellastro” del più noto Cloud Computing), in grado di elaborare dati a livello locale e generare risposte e reazioni in tempi sempre più rapidi nell’ambito dell’Internet of Things (IoT). Pensiamo a un veicolo a guida autonoma: per la sicurezza di chi si trova a bordo e delle altre persone, i tempi di reazione a un eventuale ostacolo non possono di certo essere troppo lunghi.

Nei prossimi 5 anni, l’Edge Computing rappresenterà un segmento del mercato del Cloud Computing in rapida crescita in tutti i Paesi dei cluster “Europe-5” (Italia, Germania, Francia, Paesi Bassi, Belgio) e “Big-5″(Usa, Regno Unito, Brasile, Cina, India): a livello europeo la Germania sarà il mercato principale, mentre gli Stati Uniti domineranno la scena a livello globale. È quanto emerge dalla nuova ricerca “From Cloud to Edge”, realizzata da Reply con la piattaforma proprietaria Trend SONAR e il supporto di Teknowlogy Group.

Edge Computing e Cloud Computing? Diversi ma complementari

Nell’ultimo anno, la pandemia di coronavirus ha dato una spinta significativa alla diffusione del Cloud Computing. Milioni di persone hanno iniziato a utilizzare le piattaforme basate sul Cloud per lavorare da remoto, fare acquisti online e per l’intrattenimento, con l’uso di Internet aumentato fino al 50% in alcune aree del mondo. Il Cloud Computing, oltre a confermare la presenza nelle grandi aziende, ha fatto breccia anche nelle Pmi (Piccole e medie imprese) e, soprattutto, fra le singole persone.

Ma allora l’Edge Computing può essere una minaccia per il Cloud? Secondo la ricerca di Reply la risposta è no: la relazione fra le due tecnologie è complementare, l’Edge può essere adottato per attività che non potrebbero essere svolte al meglio nel Cloud, fornendo grossi vantaggi legati a latenza (il tempo necessario a trasmettere i dati), connettività, sicurezza, privacy e volumi dei dati trasmessi.

L’Edge Computing può cambiare anche il modo di vivere le città

È il caso della smart safety – la tecnologia applicata alla sicurezza – in cui la rapidità di trasmissione dei dati dell’Edge è particolarmente importante. Si tratta infatti di usare piattaforme per migliorare la sicurezza degli spazi pubblici interni o esterni e delle aree private – come parchi, stazioni e centri commerciali – grazie a sistemi per polizia, vigili del fuoco e forze militari che permettano di analizzare tutti i tipi di dati, individuare i potenziali rischi e agire velocemente di conseguenza.

Ma l’Edge in città entra in gioco anche per i parcheggi: con una app dedicata si potranno cercare e prenotare i posti liberi, ricevere informazioni sul momento in cui è più facile posteggiare e sul percorso più veloce per farlo. E ancora in tema di smart city: lampioni, panchine intelligenti, schermi smart equipaggiati con sensori connessi per raccogliere dati in tempo reale su meteo, servizi municipali e trasporti. Infine il monitoraggio di agenti inquinanti o fenomeni come inquinamento acustico, qualità dell’aria, radiazioni e gestione dei rifiuti.

Auto e tutti i veicoli sempre connessi alla rete

Automobili, camion, autobus, navi, treni e altri veicoli connessi che comunicano in modo continuo e bidirezionale con gli ecosistemi – proprietari, conducenti, garage – e l’ambiente circostante – segnali stradali, altri veicoli, edifici smart. L’IoT e l’Edge fanno e faranno sempre di più per il settore dei veicoli, strettamente legato a quello della smart city su temi come la gestione del traffico e la manutenzione predittiva.

La rapidità di trasmissione dell’Edge Computing è cruciale soprattutto per i veicoli a guida autonoma, dotati di sistemi di controllo che interpretano le informazioni dei sensori per identificare i percorsi di navigazione migliori, gli ostacoli (altri veicoli, pedoni, danni alla strada) e la segnaletica. E sebbene i veicoli completamente automatizzati siano ancora futuristici quando si tratta di automobili o camion, i sistemi di assistenza alla guida hanno già una certa importanza.

Fonte Skytg24

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