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Il Carnevale di Viareggio compie 150 anni

Enormi e colorati carri allegorici sono finalmente tornati al famoso Carnevale di Viareggio, una piccola città toscana sulla costa settentrionale del Mediterraneo.

Dopo due anni di restrizioni COVID-19, la sfilata celebra il suo 150 ° anniversario e i costumi e i personaggi di cartapesta di grandi dimensioni hanno attirato migliaia di persone da vicino, lontano e in largo.

Le incredibili sfilate in maschera si snodano lungo lo straordinario Liberty Seaside Boulevard, che durante il carnevale si trasforma in un circuito lungo 2 km.

Il Carnevale di Viareggio riflette su grandi temi di attualità con una grande dose di umorismo. Ad esempio, “l’evoluzione della specie” presenta un gigantesco gorilla, con occhi, braccia e busto in movimento, adornato con medaglie militari sul petto. Ha preso il posto d’onore nelle strade come promemoria della natura aggressiva e prepotente dell’uomo.

Lunga vita alle origini del festival che risalgono al 1800

Il festival è iniziato nel 1873, ed è oggi uno dei carnevali più popolari d’Italia, profondamente radicato nelle tradizioni della popolazione locale e rinomato per i suoi carri giganti che trattano temi contemporanei.

In “Pace armata” di Alessandro Avanzini, una bambina che indossa elmetto e maschera antigas apre la bandiera della pace che funge da mantello e riporta la speranza.

Si dice che il carnevale abbia avuto origine come un piccolo ma elaborato atto locale di sfida e scherno nei confronti dei nobili di Lucca, una città vicino a Viareggio, che soggiornavano sulla costa durante i mesi invernali.

“Questo è il mio secondo carnevale, e sono qui per divertirmi, perché questo è un momento di gioia per me, e serve anche a distogliere la mente dai problemi e dalla vita di tutti i giorni. Come ogni anno, mi aspetto che i carri rappresentino un po’ quello che è successo durante l’anno, che sdrammatizzino o che facciano riflettere le persone, quindi non è solo divertimento”, dice Letizia Liguori, partecipante al carnevale.

I carri di prima categoria, i più grandi e importanti, sono strutture mobili di dimensioni edilizie in grado di sostenere il peso di tutti i macchinari richiesti dal progetto e il peso di decine di attori e danzatori che si esibiscono su di essi.

Diventare un viareggino?

“Siamo qui per due motivi: il primo è che questo è uno dei giorni più belli di questo evento allegro e allegro, e anche perché da poco sono diventato un viareggino e bisogna adottare le tradizioni locali”, dice Mario Miceli, un altro partecipante al carnevale.

Sono realizzati con mestieri tradizionali come la lavorazione del legno, la falegnameria, l’ingegneria meccanica e l’arte. La loro creazione è un’attività che dura tutto l’anno e richiede un impegno a tempo pieno, con opere che competono per il titolo di miglior carro l’ultimo giorno della sfilata.

L’edizione 2023 è la prima senza limiti di numero di partecipanti dall’inizio della pandemia. L’anno scorso, il carnevale è stato spostato da febbraio a settembre a causa di un’ondata di COVID-19 causata dall’inverno in Italia. La prossima e ultima parata è prevista per venerdì 25 febbraio.

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