Il Cambiamento Climatico al Centro dei Dialoghi: Un Nuovo Capitolo nelle Relazioni Cina-USA
Nella corsa contro il tempo per contrastare i cambiamenti climatici, ogni dialogo e ogni piccolo passo avanti è un raggio di speranza. Recentemente, un incontro tra i giganti globali, Cina e Stati Uniti, ha aperto le porte a nuove possibilità di cooperazione ambientale. I due maggiori produttori di gas serra al mondo si sono riuniti in California, raggiungendo risultati incoraggianti che promettono di influenzare positivamente la prossima conferenza sul clima, la Cop28, a Dubai.
Le due nazioni hanno concordato di lavorare insieme per il successo della conferenza, con l’intento di presentare un fronte unito contro il riscaldamento globale. La Cina si è impegnata a raggiungere il picco delle sue emissioni di anidride carbonica entro il 2030 e a diventare carbon neutral entro il 2060. Una dichiarazione forte, considerando il suo ruolo di maggiore produttore di gas serra.
Nel frattempo, gli Stati Uniti, insieme ad altri 150 paesi, si sono impegnati a ridurre le emissioni di metano del 30% entro il 2030. Tuttavia, nonostante la Cina sia il principale emittente di metano, in gran parte a causa delle sue attività minerarie di carbone, non si è ancora unita a questo impegno. Tale disaccordo sul carbone è stato uno dei punti focali dei colloqui, con l’inviato americano per il clima, John Kerry, che sollecita l’importanza di trattare la questione al centro dei negoziati della Cop28.
La Cina, però, ha esposto un piano per la riduzione delle emissioni di metano che include il riciclo di gas dalle miniere di carbone e il taglio dell’uso del gas flaring. Inoltre, ha proposto linee guida per il riutilizzo del 80% dei rifiuti zootecnici, che rappresentano una significativa fonte di metano.
Questi sviluppi rappresentano un chiaro segnale: la lotta contro il cambiamento climatico è sempre più un’arena di collaborazione internazionale. Le azioni e gli impegni di oggi delineano il paesaggio di domani. E mentre le sfide rimangono enormi, la strada verso un futuro più sostenibile sembra un po’ meno impervia quando le superpotenze mondiali decidono di camminare insieme.
Fonte Skytg24